L’Angelo primogenito di Stefano Rozzarin

03.03.2012 17:24

 

Angelo Trevisan ha un tormento che lo obbliga a fuggire. Ma un giorno il richiamo per la sua terra si fa così forte che è costretto a tornare. L'Angelo primogenito di Stefano Rozzarin

Pare che questo romanzo mostri delle peculiarità già nel titolo. Infatti L’Angelo primogenito scritto con la A maiuscola non è un refuso, non vuole sottolineare la figura Celeste simbolo del Paradiso, bensì dà una precisa connotazione sulla figura del protagonista. Detto questo sembra che la scelta dell’autore di affibbiare questo appellativo sia mirata, senza voler anticipare nulla di ciò che già si sa: è la natura di chi nasce come primo figlio, ma questo fatto può rappresentare uno scenario vastissimo. Chi ha letto il romanzo vi può confermare che la narrazione si dipana all’interno dello scenario in modo scorrevole, senza suscitare dubbi, specialmente all’inizio. Quello che si chiede al lettore è un po’ di pazienza, un piccolo sacrificio nell’attendere che accada qualcosa che invece nelle prime pagine non accade. Ma a volte è proprio vero che il detto La pazienza è la virtù dei forti, e questo caso non fa eccezione. Perché quando la scintilla appicca il fuoco gli eventi si mettono in moto in maniera scatenata e non cessano il flusso fino all’epilogo finale.
Benché si tratti di un’opera di finzione, non è da escludere che qualcosa di verosimile con la realtà del periodo ce l’abbia, e questo è un punto a favore dell’autore, che così facendo riesce a catturare il lettore in quello che è un paesaggio tutto da osservare.

Angelo è un ragazzo che vive nella provincia vicentina, non lontano da Bassano del Grappa ma lontano da quella che si può definire città. È giovane, forte, pieno di speranze per un futuro che, forse, un giorno gli sorriderà. Sì, perché al momento non è così.

La storia parte all’inizio dell’estate del 1938, quando Angelo ritorna al suo paese natale, dopo un’assenza di oltre un anno. Angelo ha subìto un dramma e si sa che certi drammi, specie in quella fase dell’adolescenza, lasciano il segno. La scelta di ritornare è stata sua, le abitudini della sua vita gli mancano, soprattutto le persone care. La gente del paese, i coetanei, Mario, il suo più grande amico e fratello di sangue, e la mamma. Però nel ritrovato scenario di un tempo Angelo è piuttosto riluttante ad abituarsi all’assenza di una persona che ha perso. Non riesce a ritrovare l’equilibrio, ma poi fa la conoscenza di Marianna. Lei si insinua nella vita di Angelo rapidamente, troppo rapidamente. E lui non accetta quel comportamento. La reazione che ne consegue è drasticamente impulsiva e chi lo conosce pensa che sia ancora fuori di senno.
Nella lettura non è facile cogliere il dettaglio. Angelo non ha solo paura di innamorarsi di nuovo ma teme che un giorno dimenticherà l’amore che ha provato per Silvia. Quindi ha bisogno di qualcuno di cui si possa fidare, qualcuno a cui abbandonarsi, qualcuno che lo guidi in quella che è la nuova strada della riscoperta. Tuttavia non ci impiegherà molto a capirlo.

La narrazione è scorrevole e ha l’obiettivo di prendere per mano il lettore preparandolo fino al primo punto di svolta. Come abbiamo accennato prima, Angelo accetta nella sua nuova vita Marianna e il sentimento che nasce tra di loro li conduce a qualcosa di forte, duraturo, indissolubile. E qui entrano in gioco altri fattori. Dapprima il padre di lei che è contrario a quella relazione, a tal punto che vieterà ai due di frequentarsi ancora dopo la fine di quell’estate. Angelo è certo che deve interrompere quel legame a causa della sua povertà. Si rende conto che appartengono a due mondi diversi, estremamente opposti e l’aver creduto di abbattere quel muro è stata un’ingenuità. E poi c’è Maria, la madre di Angelo, che all’improvviso cambia atteggiamento. Se inizialmente vedeva la fanciulla come un angelo mandato dal signore adesso il suo giudizio e cambiato.

Da qui in poi gli eventi cominciano ad avere un’accelerata, perché successivamente affiorano inoltre indizi che fanno scricchiolare il passato di Carlo. Ma perché le ha nascosto quelle cose? si chiede Marianna.

Naturalmente gli innamorati disubbidiscono all’ordine di interrompere le loro frequentazioni, e così accade che Carlo, il padre di lei, la porta via di forza, anticipando il rientro in città. Ma ormai il danno è fatto. Marianna è incinta. A questo punto, le reazioni di Carlo saranno brutali nei confronti del futuro nascituro. Oltretutto, Angelo non solo non è nelle condizioni economiche per sobbarcarsi l’onere di una famiglia, ma l’avvicinarsi dei venti di guerra complicano oltremodo quella situazione.
E la guerra, infatti, non tarda. È il settembre del 1939 quando Hitler invade la Polonia e nemmeno un anno dopo Mussolini si farà coinvolgere in quella cosiddetta guerra lampo che come sappiamo tutti poi così lampo non è stata. E così accade inevitabilmente che anche Angelo deve partire per servire la Patria. Prima la Grecia, poi l’inferno russo.

Angelo e Marianna, una storia d’amore graffiata dalle sferze della guerra. Nove anni di lontananza per ritornare insieme. Una menzognaper far sgretolare di nuovo tutto e Angelo e Marianna si troveranno davanti a una realtà talmente incredibile da rimettere in equilibrio tutto quello che in passato era stato stravolto. E sarà la voce di un personaggio inaspettato che dovrà chiudere il sipario…